Sovraindebitamento secondo il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: guida alle procedure

Negli ultimi anni, l’attenzione sul sovraindebitamento delle persone fisiche e delle piccole imprese è cresciuta in modo significativo. Con l’introduzione del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, sono state introdotte nuove procedure per affrontare efficacemente situazioni di sovraindebitamento. L’argomento non è nuovo da un punto di vista legislativo, infatti, già dal 2012 con la legge 3/2012 fatta dal governo Monti e soprannominata “salvasuicidi” dalla trasmissione televisiva “Le Iene” si era introdotto nella normativa il concetto di sovraindebitamento per la prima volta in Italia. In questo articolo, esploreremo le principali caratteristiche delle procedure di sovraindebitamento secondo il nuovo codice e come possono offrire un sollievo tanto necessario a coloro che si trovano in difficoltà finanziarie.

Cos’è il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza?

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, entrato in vigore da circa un anno, rappresenta un passo avanti nella gestione delle situazioni di sovraindebitamento. Esso mira a fornire strumenti legali e procedure per consentire alle imprese e alle persone fisiche di affrontare le difficoltà finanziarie in modo più strutturato e ordinato.

Prima di entrare nel dettaglio di quelle che sono le possibilità proposte dal Codice Della Crisi e Dell’Insolvenza dobbiamo soffermarci su cosa significa essere sovraindebitato secondo la legislazione.

Un soggetto è considerato sovraindebitato quando le obbligazioni assunte sono maggiori al patrimonio prontamente liquidabile. Tradotto in parole semplici, possiamo considerarci sovraindebitati dal momento che il totale dei nostri debiti superano il totale del nostro patrimonio, il quale comprende beni immobili (case, terreni, negozi) e beni mobili (auto, fondi pensione, obbligazioni, saldi conti correnti ecc..).

Da questa premessa, capiamo che se il nostro debito è di 100’000,00 € e la nostra casa vale 200’000,00 €, per quanto alte siano le rate mensili non saremo considerati sovraindebitati e nel caso di un accesso a una delle procedure ci verrà chiesto il pagamento totale del debito o la liquidazione del bene per poterlo ripagare.

Diverso invece, è il caso un cui i numeri siano opposti. Fingiamo di avere 200’000,00 € di debiti e un valore patrimoniale di 100’000,00 €. In questo caso, qualora si rispettino i requisiti essenziali potremmo sperare in uno sconto del debito di 100’000,00 €, ovvero della differenza tra il totale debiti e il valore del nostro patrimonio.

Procedure di Sovraindebitamento: Cosa c’è da sapere

Le procedure di sovraindebitamento previste dal nuovo codice offrono un percorso concreto per affrontare la situazione finanziaria critica in cui si trovano molte persone e piccole imprese. Ecco alcune delle procedure chiave:

Piano del Consumatore: Questa procedura è rivolta alle persone fisiche. Consente ai debitori di proporre un piano di ristrutturazione dei loro debiti a lungo termine, in modo da rendere le rate di pagamento più accessibili e sostenibili. Il piano deve essere approvato dal tribunale e dai creditori interessati.

Concordato Preventivo: Rivolto principalmente alle imprese, il concordato preventivo è un accordo negoziato tra l’impresa insolvente e i suoi creditori. Questo accordo può prevedere una riduzione del debito, una ristrutturazione aziendale o altre misure volte al recupero finanziario dell’impresa.

Liquidazione dell’Attivo: Se l’impresa o la persona fisica non è in grado di adempiere ai piani di ristrutturazione proposti, può essere avviata una procedura di liquidazione dell’attivo. In questo caso, i beni del debitore vengono venduti e il ricavato viene distribuito ai creditori in base all’ordine di priorità stabilito dalla legge.

Requisiti essenziali, la meritevolezza

Prima di chiedere accesso a queste procedure, è essenziale che sia analizzata in modo scrupoloso la situazione economica e finanziaria del soggetto. Depositare una procedura che non rispetta i requisiti essenziali, oltre a far spendere soldi inutilmente ci impedirà di accedere a questi aiuti per i successivi 5 anni e la richiesta in ogni caso potrà essere effettuata massimo due volte nella vita.

Tra i requisiti essenziali, quello che consideriamo essere il più importante è il requisito di meritevolezza. Ossia non aver causato intenzionalmente lo stato di crisi e non aver commesso degli atti che possano essere valutati come frode nei confronti dei creditori. In parole semplici, l’aver cercato di nascondere e disperdere il proprio patrimonio per sottrarlo ai creditori.

Vantaggi e Considerazioni

Le procedure di sovraindebitamento secondo il nuovo codice offrono diversi vantaggi. Innanzitutto, forniscono un quadro legale che aiuta a proteggere i debitori da azioni esecutive immediate da parte dei creditori. Consentono anche la possibilità di pianificare una ristrutturazione finanziaria senza il timore di azioni legali.

Tuttavia, è importante considerare che queste procedure richiedono un coinvolgimento attivo da parte dei debitori. La trasparenza e la collaborazione sono fondamentali per il successo di tali procedure. Inoltre, è essenziale comprendere le implicazioni a lungo termine delle scelte fatte durante il processo di ristrutturazione.

Conclusioni

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto procedure di sovraindebitamento che offrono nuove opportunità per affrontare in modo strutturato e ordinato le difficoltà finanziarie. Sia le persone fisiche che le imprese possono beneficiare di questi strumenti legali che consentono di pianificare una ristrutturazione finanziaria e cercare un nuovo inizio. Tuttavia, è importante cercare consulenza legale o finanziaria qualificata prima di intraprendere qualsiasi procedura, in modo da prendere decisioni informate e consapevoli.

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